venerdì 8 dicembre 2017

BREVI CENNI STORICI

CENNI STORICI SU UN TIPO DI LANA ARTIFICIALE - IL LANITAL




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Fabbrica di Lanital 
Durante il periodo fascista, l’Italia era vessata da pesanti sanzioni dovute alla guerra d'Etiopia che le impedivano di importare materie prime, fra le quali la lana. Per questa ragione, si pensò di elaborare con le risorse presenti nel Paese una fibra di sintesi che avesse caratteristiche il più vicino possibile a quelle della lana. Dal latte, del resto, si otteneva già da anni la galalite, una compatta e resistente simil-resina che sostituiva bene il corno naturale, l'ambra, l'avorio, la tartaruga e il corallo. La Snia Viscosa di Schio nel 1935 riuscì a separare la principale proteina del latte, la caseina, rendendola filabile.
Il Lanital portato ad una esposizione
come prodotto prestigioso
Nel novembre 1935 la Lega delle Nazioni discuteva ancora, riunita nella sede di Ginevra, la portata delle sanzioni economiche all'Italia, quando fu reso pubblico un nuovo processo tecnologico inventato dall'ingegner Antonio Ferretti che utilizzava la caseina del latte scremato per produrre una fibra tessile che aveva le medesime qualità termiche e la medesima resistenza alla trazione della lana di pecora. Da un ettolitro di latte magro si riescono ad ottenere tre chili di caseina e quindi di «lanital» (come venne chiamata la nuova fibra). 

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