giovedì 2 novembre 2017

DEFINIZIONE E TRADUZIONE

Lana artificiale  

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La lana artificiale è una fibra tessile artificiale che si ottiene per filatura di una soluzione di caseinato di sodio in un bagno acido coagulante, contenente acido solforico e solfato acido di sodio; le bave così ottenute sono poi trattate in autoclave con aldeide formica e lavate con fosfato sodico. Le caratteristiche di questo filato dal colore chiaro e dalla consistenza morbida ricordano quelle della lana, anche se, in generale, presenta proprietà meccaniche più scadenti, e per tale motivo non si è affermato come surrogato di essa, nonostante il notevole interesse destato nell'ultima metà degli anni '30 fino ai primi anni '40. Uno degli esempi più noti di lana artificiale è quella che veniva prodotta dalla fabbrica italiana Snia Viscosa, ossia il Lanital.

Brevi cenni storici

Con il nome di lanital, tra il 1937 e la fine della Seconda Guerra Mondiale, viene commercializzata una fibra tessile ricavata dalla lavorazione della caseina. L’industrializzazione del prodotto è a opera della Snia Viscosa e dà applicazione alla scoperta di un chimico italiano, Antonio Ferretti, avvenuta nel 1935; Ferretti, non era stato il primo a interessarsi alle potenzialità della caseina, un precedente tentativo di ricavare una fibra dal latte era stato fatto in Germania ma senza successo: il materiale creato infatti tendeva a indurirsi e incollarsi

Questo termine può essere ricercato in altre lingue europee ed extraeuropee come: 
  • In inglese: artificial wool
  • In francese: articiel laine
  • In tedesco: Kunstwolle
  • In filippino: artipisyal na lana
  • In svedese: konstgjord ull
  • In cinese: 人造羊毛 (Rénzào yángmáo)
  • In portoghese: lã artificia
  • In Coreano: 인공 양모 (ingong yangmo)



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